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Dvorák
Dvorák, Antonín (Nelahozeves, Praga 1841-1904), compositore ceco, uno dei principali musicisti europei
dell'Ottocento e il maggior rappresentante della scuola nazionale
ceca. Da bambino studiò il violino e, dal 1857 al 1859, frequentò la scuola di organo di Praga; quindi
entrò nell'orchestra del Teatro nazionale della città boema. I primi riconoscimenti li ebbe nel 1873,
con la
cantata Hymnus, e cominciò ad affermarsi a livello internazionale nel 1878 con la pubblicazione della
prima serie delle Danze slave.
Dal 1892 al 1895 fu direttore del National Conservatory of Music di New York. Negli Stati Uniti subì
il fascino degli spiritual e della musica dei nativi americani. Due delle sue composizioni più famose,
la Nona
sinfonia (Dal Nuovo Mondo) e il Quartetto in fa, detto Americano, furono composti in America nel 1893;
pur non contenendo veri e propri temi ispirati alla tradizione nera o dei nativi, le loro melodie hanno
una
profonda affinità di struttura e di spirito con questi tipi di musica. Dvorák tornò in Boemia nel 1895
e nel 1901 divenne direttore del Conservatorio di Praga.
Le prime opere di Dvorák furono influenzate anche dalla musica di Schubert e di Beethoven; per tutta
la sua carriera subì in una certa misura l'influsso di Richard Wagner, specialmente nelle opere liriche,
alle
quali si dedicò con particolare interesse nel corso degli ultimi anni. Attinse alla musica popolare
ceca e slava, e la sua produzione matura riflette una profonda coscienza nazionale. Tra i suoi allievi
si
ricordano compositori come Vítezslav Novák e Josef Suk, suo genero.
La sua ricca produzione comprende nove sinfonie (1865-1893); musica per pianoforte (celebre è l'Humoresque,
1894); due serie di Danze slave (1878 e 1886) per pianoforte a quattro mani (successivamente
da lui stesso orchestrate); alcune opere, tra cui Il giacobino (1887-88), Rusalka (1901) e Armida (1904);
cinque poemi sinfonici; l'oratorio Santa Ludmilla (1885-86); musica da camera; cantate; messe; un
concerto per pianoforte, uno per violino e una nutrita serie di Lieder.
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» Vedere anche:Mahler
8.9.1841-1.5.1904
- Renoir
Renoir, Pierre-Auguste (Limoges 1841 - Cagnes-sur-Mer 1919), pittore francese, tra le figure principali
del movimento impressionista. Nato in una famiglia di artigiani, Renoir cominciò a dipingere a
tredici anni, prima su porcellana poi su ventagli e tessuto. Nel 1862-63 si iscrisse all'École des Beaux-Arts
e studiò all'accademia parigina del pittore svizzero Charles Gleyre, dove conobbe Alfred
Sisley e Claude Monet. Di quest'ultimo e di Gustave Courbet è ravvisabile l'influenza nelle prime opere.
Ottenne i primi riconoscimenti nel 1874 quando, dieci anni dopo la sua prima esposizione a Parigi, partecipò
a quella degli impressionisti, in occasione della quale fece la conoscenza di Gustave
Caillebotte. Si apre qui il periodo delle sue tele più celebri, come Le Moulin de la Galette
(1876, Musée d'Orsay, Parigi), raffigurazione di un caffè eseguita en plein air nella quale il
pittore rivela la
sua maestria nel rappresentare la folla parigina in movimento e nel creare sottili giochi di luce e
ombra. Famosi esempi del suo talento di ritrattista sono Madame Georges Charpentier e i suoi
bambini (1878, Metropolitan Museum of Art, New York) e Jeanne Samary (1879, Musée d'Orsay).
Renoir raggiunse il pieno successo con una mostra personale tenuta alla galleria Durand-Ruel, a Parigi,
nel 1883. Verso il 1888 fu ospite di Paul Cézanne, in Provenza, dove realizzò una serie di gruppi
di nudi femminili, Le bagnanti (Musée de l'Orangerie, Parigi): qui i soggetti sembrano immersi
non tanto nell'acqua quanto nella luce e notevole è la resa del colore perlaceo e delle sfumature della
pelle, che trasmettono con lirismo l'amore sensuale del pittore per la plasticità del soggetto. Negli
ultimi vent'anni della sua vita, Renoir, colpito dall'artrite, continuò comunque a dipingere facendosi
legare il pennello alla mano.
Tra gli altri dipinti di rilievo si citano Il palco (1874, Courtauld Institute Galleries, Londra), Gli
ombrelli (1883, National Gallery, Londra) e Vaso di crisantemi (1895, Musée des Beaux-arts,
Rouen), una delle sue molte nature morte.
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- Limoges
- 1841-1919
Nelahozeves, Praga
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